E se col kamishibai i bambini si distraggono?
Durante una lettura Kamishibai può succedere che i bambini si distraggano. Succede spesso. Succede sempre.
Ma non significa che stai facendo qualcosa di sbagliato.
I bambini sono bambini: hanno tre anni, vedono una formica, gli prude un orecchio. E tu sei lì, a raccontare con il Kamishibai, chiedendoti se li stai perdendo.
La risposta è no.
Il Kamishibai è uno strumento vivo
Il bello del Kamishibai è che ti dà mille possibilità per riportare l’attenzione in modo creativo.
Hai perso lo sguardo di qualcuno? Non preoccuparti. Puoi:
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Cambiare tono di voce
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Fare una pausa a effetto
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Aggiungere un suono buffo
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Tirar fuori la voce da dinosauro!
Sì, funziona davvero. Perché i bambini sono curiosi, reattivi, sensibili a ogni minimo cambiamento.
E proprio per questo il Kamishibai è lo strumento ideale per educatori, insegnanti e genitori: ti permette di adattarti al momento, senza perdere il filo.
Imparare a leggere i segnali
Usare il Kamishibai non significa seguire uno script rigido. Significa stare in relazione.
Guardare i bambini, accorgersi di cosa succede, e modificare la narrazione in tempo reale.
Ogni distrazione è un’occasione per stupire. Ogni pausa è una possibilità per creare attesa.
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