BAMBINI CON AUTISMO E KAMISHIBAI: Come Gestire gli Stimoli Sensoriali nel Racconto.
Il Kamishibai è uno strumento straordinario per coinvolgere i bambini nel mondo delle storie, ma per i bambini con autismo, l’esperienza può essere vissuta in modo diverso. Alcuni sono ipersensibili ai suoni e alle immagini, mentre altri cercano input più intensi. Come adattare il racconto per rendere il Kamishibai un’esperienza inclusiva per tutti? Scopriamo insieme alcuni suggerimenti pratici.
🧩 Prima di iniziare: conosci il bambino!
Prima di proporre una lettura Kamishibai in un gruppo che include un bambino con autismo, parla con l’educatore di riferimento o con la famiglia. Ogni bambino è unico: alcuni possono amare le immagini dettagliate, altri possono trovarle troppo stimolanti. Alcuni potrebbero essere infastiditi dai suoni forti, mentre altri potrebbero aver bisogno di un tono di voce più vivace per mantenere l’attenzione.
💡 Personalizzare l’esperienza è la chiave per un racconto efficace e inclusivo!
🎭 Come Adattare il Kamishibai ai Bambini con Autismo
✅ 1. Attenzione ai suoni
🔹 Bambino ipersensibile? Usa un tono di voce calmo e costante, evitando suoni improvvisi o troppo forti.
🔹 Bambino iposensibile? Integra suoni dolci o variazioni vocali per mantenere alta l’attenzione senza sovraccaricarlo.
✅ 2. Scegli immagini chiare e semplici
🔹 Evita sfondi troppo complessi o tavole con troppi dettagli che potrebbero essere difficili da elaborare.
🔹 Se possibile, scegli immagini con contorni ben definiti e colori tenui.
✅ 3. Regola la luce
🔹 Se la luce forte dà fastidio, usa luci soffuse e posiziona il teatrino in modo da evitare riflessi fastidiosi.
🔹 Prova a raccontare in un ambiente con luce naturale o con una lampada regolabile per creare un’atmosfera più rilassante.
✅ 4. Offri la possibilità di fare pause
🔹 Alcuni bambini potrebbero aver bisogno di fermarsi e riprendere il racconto più tardi.
🔹 Non forzare la partecipazione, lascia che il bambino si riavvicini alla storia quando si sente pronto.
👥 Inclusione e Partecipazione nel Gruppo Classe
Il Kamishibai non è solo una storia da ascoltare, ma un’esperienza condivisa! Per favorire l’inclusione del bambino con autismo nel gruppo:
🔹 Dai ruoli attivi: fargli girare le tavole, scegliere un personaggio o mimare un’azione della storia può aiutarlo a sentirsi parte del gruppo.
🔹 Crea un rituale prima e dopo la storia: un piccolo gesto condiviso (come un battito di mani o un saluto speciale) aiuta a creare un ambiente più prevedibile e rassicurante.
🔹 Coinvolgi i compagni: incoraggia il gruppo a rispettare i diversi modi di partecipare. Non tutti devono stare seduti immobili per ascoltare una storia!
🔥 L’obiettivo è rendere la narrazione accessibile a tutti, rispettando i diversi bisogni sensoriali e comunicativi.
📌 Conclusione
Ogni bambino è diverso! Il Kamishibai può essere un grande strumento di inclusione se adattato con consapevolezza. Osserva, sperimenta e trova le strategie migliori per rendere il racconto una meravigliosa esperienza per tutti.
🔹 Hai già usato il Kamishibai in un contesto inclusivo? Quali strategie hanno funzionato meglio per te? Scrivilo nei commenti!
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